Relazioni
Relazioni con i familiari
I familiari costituiscono una potenzialità significativa nella vita dell’anziano che è ospite nella Residenza ed è quindi motivo di attenzione costante, individuare modalità ed occasioni per facilitare la presenza dei parenti all’interno della Residenza.
Profondamente convinti della importanza e validità del coinvolgimento della famiglia degli ospiti, nella più recente versione dello Statuto della Fondazione è stato previsto che uno dei componenti della Consulta venga eletto fra i parenti che si sono resi disponibili ad assicurare tale servizio.
Non dimenticherò i loro sorrisi,
perché seppur difficili da cogliere,
erano sorrisi veri.
Servizio Civile
Le esperienze dei ragazzi che ogni anno partecipano nella vita dei nostri ospiti.
Al volontariato all’interno della nostra Residenza Protetta viene attribuito un ruolo chiaro e riconosciuto; i volontari sono inseriti in progetti monitorati e coordinati dall’assistente sociale.
La Fondazione è accreditata quale Ente in grado di accogliere volontari del Servizio Civile Universale, inoltre ormai da diversi anni è attiva una collaborazione con il Presidio del Volontariato operante all’interno dell’Istituto Italo Calvino di Città della Pieve.
Relazioni con il territorio
Il territorio di Città della Pieve è al centro delle attività e dei progetti della Residenza Protetta, convinti della sua importanza e potenzialità che esso ricopre.
Star bene da grandi
Presentazione del libro “Star bene da grandi” fare danzamovimentoterapia in età adulta avanzata. Libro di Francesco Delicati (Morlacchi 2022) con la parteciazione di Alba Naccari, Gianluca Galli, Vincenzo Cappannini.
“Vecchi si nasce e io modestamente…”
La performance “VECCHI SI NASCE e io modestamente…”, frutto di un’indagine in progress condotta da alcuni anni da Maria Anna Stella sulla condizione della vecchiaia interiore., è una riflessione sulla morte, sul caso che traccia e costella la nostra precaria esistenza, riunendone i frammenti, sulla sua apparente insensatezza.
La performance si inserisce nella cornice visionaria di un teatro estremo, inteso come ‘atto di confessione spirituale’, sulla scia della concezione poetica e drammaturgica elaborata da Roberto Ruggieri.
La performance, in collaborazione con la Residenza Protetta “Creusa Brizi Bittoni”, è stata presentata il 29 settembre alle ore 17 presso il Teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve.